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| Eccomi finalmente!
Premessa per chi ci ha seguito poco nell'ultimo periodo
Armando e Michele sono fanatici delle gare endurance ed alla fine mi hanno mezzo contagiato. Ci organizziamo quindi per affrontare la mitica 24h di Spa anche se essendo solo in 3, si prospettano circa 8 ore di guida, ed io manifesto subito i miei dubbi. Non sono per niente convinto di farcela.
Nel dubbio, loro si attrezzano e riusciamo ad entrare in contatto con Amos Laurito che risponde presente.
Ci presentiamo quindi alla 24h di Spa con l'equipaggio Laurito - Ortenzi - Pintus - Rizzo.
Gara
La gara inizia alle 15 circa ed è Michele il nostro primo pilota.
Partenza regolare ma alla bus stop del primo giro ci toccano e ripartiamo 18°. Michele però è forte e psicologicamente di granito. Li rimonta tutti e riposiziona la macchina intorno alla 4°/5° posizione e poi mi cede il testimone.
Parto e faccio uno stint tranquillo. In fondo è un endurance, anche se sono costretto a fare qualche sorpasso che mi fa perdere tempo.
Sono finiti i tempi dei sorpassi al limite e magari di traverso. Qua si diverte solo l'abs ed il traction control. Noi dobbiamo essere pulitissimi.
Rientro al box, e mi sento bene, quindi faccio un altro stint. Questo sarà lo stint più efficace della mia vita credo e quando cedo la macchina ad Armando siamo terzi.
L'ingresso in pista di Armando è un battesimo di fuoco. Gli dico di uscire a cannone dai box perché non deve farsi sopravanzare da chi arriva. Lui manco fosse un robot esegue pedissequamente e tiene dietro tutti, per poi farli passare e sfruttando la scia, consumare meno benzina.
Tutto però si infrange contro il muro dell' Eau Rouge. Armando fa un incidente molto simile a quello di Bellof, e quindi impiega una vita per tornare ai box, ed un'altra vita per riparare la macchina.
Quando ripartiamo abbiamo alla guida Amos che fa un bel po' di stint e piano piano ci riporta su in classifica fino al 5° posto.
Da lì gli stint sono un cocktail di costanza che ci fanno mantenere in quinta posizione allungando su tutti gli inseguitori.
Arriva la notte, ed Armando torna in pista. Gira bene, molto bene, e praticamente non è condizionato dal fatto che è buio pesto.
La sfiga però non è ancora soddisfatta della punizione che ci ha inflitto e come ciliegina sulla torta, fa mancare la corrente a casa di Armando...
Dopo 15 minuti, Michele torna in pista e si riparte nelle retrovie. Nonostante questo non molliamo, e prima lui, poi io ed infine Amos giriamo al nostro 100% ed alla fine conquistiamo un 10° posto che ad un'ora dalla fine sembrava impossibile.
CONCLUSIONI
Tutti sanno che il simulatore che usiamo non mi fa impazzire. Quando però fai le gare endurance ed hai dei compagni come Armando e Michele passa tutto in secondo piano. E' stata una bellissima alchimia e devo dire che anche con Amos è stato tutto molto piacevole.
Per cui vi ringrazio per aver insistito nel coinvolgermi nella 24h e credo che questo possa essere l'inizio di qualcosa di molto bello
Alla prossima!
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