Finalmente una gara all'altezza in terra inglese!
Dopo circa 260 giri di allenamento nei giorni precedenti (stiamo parlando di 4 gp interi simulati
), questa volta non avevo proprio nessuna scusa. Dovevo e volevo fare un buon risultato.
Peccato che il giorno prima della gara si sia presentato Donato sul server a farmi capire che le mie speranze di vittoria si erano ridotte a un lumicino. Il mio passo era più lento di circa 2/3 decimi al giro, e per migliorarlo avrei dovuto rischiare troppo in punti della pista nei quali è decisamente meglio non farlo, considerato che anche una lieve toccata al muro, nonostante non pregiudichi più di tanto le prestazioni in curva, ti fa perdere velocità di punta, che su questa pista è fondamentale.
In qualifica ero costantemente sotto di 3 decimi al primo settore, ma continuavo a fare sbavature al terzo... Perciò il mio 1.24.8 non si è mai materializzato, e mi sono dovuto accontentare della seconda piazza. Poco male, considerando che qui si parte in 3 appaiati e che il primo parte all'esterno alla prima curva.
Parto bene e mi metto subito davanti, ma dopo 3 giri Donato inizia a far vedere il passo che aveva nelle pratiche, mi pianta una staccatona alla Club e mi passa. Provo a non demordere, anche perché la mia unica chance per giocarmela era quella di riuscire a prendere la scia e ripassarlo il più presto possibile. Cosa che accade il giro successivo, quando gli restituisco il favore, sempre alla Club. Peccato che Donato non ne voglia sapere di star dietro. Quindi mi riprende la scia e mi tira una staccata all'esterno in ingresso alla Woodcote. Io non esagero per non provocare danni, e mi accodo di nuovo.
Peccato che stavolta Donato si sia messo in testa di non voler fare bagarre, e ricomincia con il suo inesorabile passo di 2/3 decimi più veloce tutti i giri. Dal canto mio, di meglio non potevo fare. Neanche in pratica ero andato mai così forte, ma evidentemente non era sufficiente. L'unica speranza poteva essere quella di un errore da parte di Donato...
Dentro di me, dopo qualche giro, ho iniziato a pensare: "mmhhh, secondo me sta tirando troppo
". Lui dice che stava andando "tranquillo" e "pulito". Ma come se dice a Roma, er Sor Tranquillo ha fatto una brutta fine
Perciò al giro 21, quando ormai avevo accumulato 7 secondi di ritardo da Donato, arriva la svolta. Vedo le bandiere gialle davanti a me e penso... "Chissà se c'è Donato dietro il muretto della Club!"
Ed infatti, eccolo lì! Bello piantato che cercava di reinserire la marcia giusta mentre lo sopravanzavo. A quel punto, so che quella potrebbe essere l'occasione giusta, e infatti mi cago immediatamente sotto, facendo un piccolo errorino che nel giro successivo riduce il mio margine a 2 secondi di vantaggio. Donato, ovviamente, non mollava, perciò ero costretto a tirare per mantenere quel vantaggio. Allo stesso tempo ero conscio che la Eagle, a serbatoio scarico, sarebbe andata decisamente meglio.
Gestire la prestazione con queste macchine non paga, perciò mi metto in apnea per quella decina di giri, riportando il mio margine di vantaggio a 3 secondi. Poi Donato deve aver commesso qualche altro errore, perché all'imporvviso i secondi di vantaggio diventano 5. Ci credo sempre di più, perché adesso la situazione si sta invertendo, ed è Donato che non riesce più a tenere il mio passo. Questo mi conforta non poco e mi da fiducia. Sono sudato come un porco, le gocce finiscono negli occhi, ma sono concentrato come non mai, anche se l'effetto collirio di certo non aiuta.
A 3 giri dalla conclusione i secondi di vantaggio sono 9.8, e penso di poter finalmente rilassarmi un po'... macché!
Davanti a me trovo un duello rusticano per la 12^ posizione tra Milano e non ricordo chi altro. Avendo del margine sufficiente, decido che me ne starò lì dietro senza rovinare i loro ultimi 2 giri, tanto il margine era sufficiente. Appena finisco di fare questo ragionamento, vado largo in erba sull'hangar straight, non mi entra la terza, e perdo 2 secondi e mezzo. Una volta raggiunti i duellanti, uno sfortunato contatto tra gli stessi li fa derivare verso l'interno della pista, liberandomi la strada. Stampo il giro più veloce della gara alla penultima tornata e vado a concludere in testa la gara con un vantaggio prossimo ai 10 secondi su Donato.
Penso proprio di aver dato il massimo che potevo contro un Donato mai domo fino a una decina di giri dalla fine. Senza il suo errore sicuramente non avrei vinto, ma con queste macchine non ci si può permettere il minimo errore. Sono molto felice per la mia prestazione, in particolare per aver usato la testa fino all'ultimo giro, senza farmi prendere dal panico dopo l'errore di Donato. Non avrei sopportato un'altra catsatrofe come quella di Rouen.
Ci si vede al Nordschleife tra un paio di settimane!